sabato 28 marzo 2020

La cosa più idiota che hai fatto per amore

Non ho mai fatto cose particolarmente idiote, ma alcune me le ricordo bene

Quando avevo 14 anni mi piaceva uno della mia scuola che abitava vicino casa mia... lo pedinavo spesso all'uscita. Era una cosa idiota fondamentalmente perché lui non mi vedeva nemmeno, oltretutto, tornava sempre a casa mano nella mano con una ragazza. E sono quasi certa che si fosse accorto di qualcosa, anche se non gli rivolgevo mai la parola per timidezza pazzesca, perché ogni tanto mi guardava e rideva. Ridicola, sì.

Quando avevo sempre intorno ai 14 anni, ero innamorata persa di un mio amico che mi trattava fondamentalmente come una amica, ma aveva un comportamento un po' ambiguo nei miei confronti, probabilmente era confuso. Comunque, questo amico si mette con una ragazza e, una sera a una festa, i due si appartano sul balcone e qualcuno chiude il balcone e la serranda lasciandoli fuori. Io, facendo una figura che ancora oggi mi vergogno, dicendo "Ma no, poverini!", corro ad aprire il balcone e a tirare su la serranda per "liberarli". Forse mi prendono ancora in giro oggi, dopo più di 30 anni!

La sera di capodanno di tanti anni fa, ero un po' triste perché avevo appena saputo che il tizio che mi piaceva e a cui credevo di piacere si era messo con un'altra. Quindi, non tanto per amore quanto per scazzo estremo e voglia di fare qualcosa di trasgressivo, se così si può dire, mi sono fatta fare il secondo buco in un orecchio. Da una mia amica. Con il suo orecchino, dopo avermi anestetizzato il lobo con il ghiaccio. Non ricordo nulla, ma credo che un po' di male avrò sentito.

giovedì 26 marzo 2020

Quando una è dolce

Dopo aver visto una graziosa vignetta di un amico di blog, mi è venuto in mente un episodio, accaduto anni fa, che ha per protagonisti me e il mio futuro marito durante uno dei nostri primi appuntamenti, quando ancora ci si stava studiando.

Noi al mare. Un insetto mi tormenta da diversi minuti.
Lui, molto tenero, dice: "E' perché sei molto dolce"
Io, senza nemmeno pensare che magari stava flirtando, infastidita dall'insetto, lascio andare lo scaricatore di porto che c'è in me e ribatto: "Minchi@, dolce io?!"

Nonostante questo, ci siamo messi insieme. 
E poi pure sposati.

giovedì 12 marzo 2020

Le mie quasi suocere

Ho avuto quasi sempre dei buoni rapporti con i genitori dei ragazzi che ho frequentato e con i miei suoceri, da sposata. 
Pensando alle mie quasi suocere, mi vengono in mente alcuni episodi, accaduti  tra 20 e 30 anni fa. Alcune di queste signore le ricordo con molta tenerezza, una in particolare che non è più tra noi.

Una quasi suocera era così emozionata all'idea di avermi a pranzo per la prima volta, che mentre mi parlava ha versato l'acqua nel bicchiere capovolto.
Una quasi suocera ha fatto cadere per sbaglio gli spaghetti appena scolati nel lavandino, io ero lì vicino, mi ha guardato e ridacchiando li ha messi nel piatto, chiedendomi di non dire nulla a suo marito (che si sarebbe lamentato).
Una quasi suocera non mi ha mai reputato all'altezza del figlio (in senso letterale e figurato)... il karma ha voluto poi che il suo altissimo figlio abbia sposato un'altra bassa come me.
Una quasi suocera ha beccato in atteggiamenti intimi me e il figlio, ma è stata così discreta da andarsene e non dire nulla.
Un quasi suocero, una volta che ero a casa loro, è uscito e mi ha comprato degli evidenziatori perché sapeva che mi piacevano.

lunedì 24 febbraio 2020

Prova lavaggio e stiratura

L'altro giorno leggevo qualcosa da un sito che si chiama Suocera Psicopatica, una ragazza raccontava che la futura suocera, il giorno in cui si erano conosciute, le aveva fatto fare la prova stiratura e l'aveva interrogata sull'uso della lavatrice.
Mia suocera per fortuna non ha mai fatto queste cose e, con gli anni, abbiamo legato molto e oggi abbiamo un bel rapporto.
Comunque se mi avesse fatto fare queste prove, mi avrebbe bocciato certamente!
La prima lavatrice da sposata era la mia prima lavatrice della vita, al momento di metterci dentro i panni, ho chiamato prima mia mamma e poi mia suocera. 
Non che questo sia servito, perché un asciugamano azzurrino slavato, contro ogni probabilità, ha stinto e tutte le mutande bianche del marito sono diventate azzurre.

giovedì 13 febbraio 2020

Top five dei peggiori appuntamenti e quasi appuntamenti amorosi della mia vita

Ne ho alcuni che meritano di essere raccontati. Sono certa che, scavando tra i ricordi, qualcos'altro mi verrà in mente e forse aggiornerò questo post.

1) Ci eravamo conosciuti in chat (erano i tempi in cui esisteva solo la chat mIRC e si entrava nella chat room e poi se trovavi qualcuno che ti ispirava, andavi a parlare in privato) e avevamo flirtato allegramente in chat e per telefono per circa due mesi, poi ci siamo dati un appuntamento nella vita reale (prendendo un aereo ciascuno). Non ci siamo piaciuti per nulla. Un appuntamento davvero imbarazzante. Siamo stati a parlare per circa un'ora o forse meno e dopo esserci salutati non ci siamo mai più visti e nemmeno sentiti. Da allora, mai più ho voluto conoscere dal vivo gente conosciuta in chat.

2) Eravamo alla festa di una mia amica, il giorno dopo la mia laurea. Mi ha lasciata con un "le nostre strade si dividono qui". Non che non ci fossero stati segnali di quello che sarebbe successo, ma io pensavo fosse l'uomo della mia vita ed ero innamoratissima e ricordo ancora quel momento come uno dei peggiori e più angoscianti della mia vita.

3) Dovevamo incontrarci per uscire, per quello che sarebbe stato il nostro primo vero appuntamento "amoroso" dopo tante uscite da amici e tante dichiarazioni più o meno esplicite. Poco prima dell'orario dell'appuntamento mi ha mandato un sms dicendomi che non poteva uscire, non ricordo la scusa. Ed era una scusa, l'ho saputo poi direttamente da lui.

4) Dovevamo andare a una festa di capodanno insieme, visto che flirtavamo da tempo pensavo che sarei stata la sua principale "attrazione" della serata e che magari ci saremmo baciati a mezzanotte. Il pomeriggio del 31 ho saputo da una comune amica che lui si era messo con un'altra. Alla festa non ci sono andata.

5) Frequentavo ogni tanto un ragazzo, ma avevo in testa qualcun altro. Siamo andati a cena da una sua amica che abitava quasi dei fronte al tizio che avevo ancora in testa. Mi sono messa a piangere e sono stata depressissima tutta la serata. Che tristezza, chissà cosa ha pensato lui!!