venerdì 11 ottobre 2013

Il ragazzo dalla pigna appesa al collo con una cordicella sottile





Mi guardo intorno: la mia stanza è sempre la stessa da quasi dieci anni. 
Sdraiata sul mio letto ad una piazza e mezza, guardo la scrivania con il mio PC, ormai indispensabile compagno delle mie giornate (e nottate) e ai muri tante di quelle cose appese che non so come farò a portarmele tutte quando andrò via. 
Spero in una telefonata. 
Penso che mi ritrovo sempre qui, sdraiata sul mio letto, ogni volta, sotto alla motoslitta ribaltata nella tundra di notte in mezzo alla neve e ai lupi, a rimettere a posto i cocci del mio cuore spezzato dal "fidanzato" confuso e infelice di turno. 
Mi chiedo se finirà prima o poi. Ripensando a Baricco in "Oceano Mare", mi chiedo, come Bartleboom, se da qualche parte esiste quello che da sempre è il mio uomo, colui al quale regalerò tutti gli istanti della mia vita… 
Sono immersa malinconicamente in queste riflessioni quando squilla il cellulare. Salto in aria. E' la mia amica che mi propone di andare al mare con lei e mi dice: "... Ah, viene pure l'amico di mio fratello, forse te lo ricordi, lo hai conosciuto a capodanno". 
Io, che non ho affatto memoria per gli sconosciuti e che a capodanno ero impegnata a cercare di sedurre quello che ora è l'ex "fidanzato" confuso e infelice di turno, rispondo distratta che non me lo ricordo e penso che preferivo stare sola con lei per immergerci, come sempre, nei racconti reciproci delle nostre vicende su cui finiamo immancabilmente per farci quattro risate. 
Però non glielo dico e comunque non servirebbe, perché l'amico è stato già invitato. 
Da brava amica, quindi, accetto entusiasta e ci incontriamo in spiaggia… Sorridente, subito mi presento all'amico, che mi apostrofa un po' stupito del mio gesto: "Ma noi ci conosciamo, ci siamo visti a capodanno!". Io penso "cretina che sono, me lo aveva pure detto lei che ci conoscevamo già!" e dico, mentendo spudoratamente, "Ah, scusa… Ma certo che mi ricordo!". 
L'inizio non è male e supera il mio record: prima figuraccia già fatta dopo pochi secondi di conoscenza! 
Se prima ero dispiaciuta di non essere sole, mi rendo conto, dopo poco, che il tizio non è affatto male. Comunque, forse io non sono ancora in vena di nuove amicizie romantiche, dato che ho ancora tanti altri pensieri per la testa e poi, questo tizio interessante, che porta una piccola pigna appesa al collo con una cordicella sottile, sembra essere già impegnato con una latitante tipa che si trova fuori per alcuni mesi. 
Torno a casa, contenta ma un po' delusa, pensando che, come al solito, quelli che mi interessano e a cui io potrei interessare, generalmente sono confusi oppure sono già impegnati con altre... quindi, beh... peccato, non avrò l'occasione di conoscerlo meglio. 
Però, un po' per coincidenza o perché è destino o semplicemente, in fondo, perché lo vogliamo, io e l'amico cominciamo a incontrarci spesso. Le giornate volano e il tempo passa, ma lui sta con un'altra che, sebbene latiti, comunque esiste e io non mi voglio impelagare in situazioni che mi porteranno solo guai. 
Arriva il giorno della mia partenza per una vacanza prenotata da lungo tempo e, per una strana combinazione, lo stesso giorno in cui io ritornerò dalla vacanza, la misteriosa ragazza del mio amico farà pure lei ritorno dal suo lungo viaggio. Ci salutiamo e gli ricordo, con un misto di malinconia e provocazione, che al mio ritorno non passeremo più tanto tempo insieme dato che "finalmente" conoscerò la sua ragazza. 
Al ritorno, preparata mentalmente a fare la simpatica con la suddetta ragazza, noi riprendiamo a vederci come prima della partenza ma lei non compare, io non chiedo nulla di lei e lui non fa parola, fino a quando organizziamo due giorni fuori e ci serve sapere il numero esatto dei partecipanti per organizzarci. 
"Allora voi siete in due, no?" gli chiedo e lui risponde "No, sono solo. Sai, il giorno che lei è tornata ci siamo lasciati". Sono talmente stupita e contenta che per poco non mi metto a ridere, ma dico seria "Mi dispiace".

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