martedì 15 ottobre 2013

La casa con bagni separati: l'inizio


Questa casa, casa nuova, l’avevamo vista tempo fa, molto tempo fa, quando non ce la potevamo nemmeno permettere, sulla carta. 
Ci era piaciuta subito, a tutti e due. Su alcune cose andiamo perfettamente d’accordo. 
Poi sono passati degli anni e, a fine del 2008, la casa ci si è ripresentata davanti. Ancora sulla carta e lievemente diversa nella divisione interna e, soprattutto, con un’esatta allocazione nello spazio, a noi visibile sotto forma di grosso scavo in cui bisognava stare attenti a non scivolare. 
Sebbene la divisione interna non fosse il massimo della comodità, abbiamo deciso lo stesso che quella sarebbe stata la casa della nostra vita, così abbiamo iniziato a trattare con i costruttori. Siccome io sono una persona abbastanza testarda e a volte anche parecchio rompiballe, mi sono sbilanciata a chiedere delle modifiche strutturali che eravamo quasi certi non si potessero fare per ragioni burocratiche. Sono arrivata addirittura a dire che avrei rinunciato alla casa se alcune modifiche non fossero state attuabili. 
In particolare una, ho sempre avuto un sogno: quello di avere una camera con bagno annesso, come negli alberghi. Alzarmi di notte e percorrere spazi solitari e bui per andare in bagno, non è mai stata la mia attività preferita. Ricordo ancora quanti tentennamenti, solo per sporgere il braccio di venti centimetri nel lungo corridoio buio di casa nella notte, così da accendere la luce e poter raggiungere il bagno a circa un paio di metri dalla mia stanza di ragazzina.
Quindi, il bagno in camera era un MUST. Inoltre, questa sarà la mia casa definitiva, almeno così spero, quella della mia vita, quindi non avrò altre possibilità di avere un bagno in camera. 
E già mi pesa rinunciare alla piscina! Che sarebbe un altro sogno... di cui parlerò un'altra volta.
La divisione della casa, in base al progetto, ci era sembrata bella, ma scomoda. Tutti gli spazi della casa erano concentrati al piano terra e le stanze erano, per forza, piccole e poi c’era un solo bagno e non in camera. 
Un’altra cosa che desideravo era un bagno per gli ospiti, il cosiddetto bagno di rappresentanza, in modo che non necessariamente chiunque andasse in bagno a casa mia dovesse conoscere la marca degli assorbenti che uso o che libri leggo quando sono seduta sulla tazza. 
Quando l’impresa ci ha detto che erano possibili tutte le modifiche che volevamo, io e il marito ci siamo sbizzarriti. Abbiamo completamente cambiato la casa. Non c’è una destinazione d’uso, adesso, che coincida con quella iniziale. Tutte le modifiche ruotavano intorno alla necessità di avere il bagno in camera. Abbiamo spostato la scala, le colonne e il garage e, alla fine, gli stessi dell’impresa ci hanno fatto i complimenti, perché il nostro progetto è stato molto più funzionale di quello che avevano fatto loro.

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